Oro e rivalutazione: un asset da x6.8 nel tuo portafoglio

L’oro ha da sempre esercitato un’attrazione senza tempo grazie alla sua natura intrinseca di rifugio sicuro e bene di valore. Nel corso degli anni, ha dimostrato di mantenere il suo potere di attrazione nonostante le fluttuazioni dei mercati finanziari globali. Negli ultimi decenni, l’Italia ha assistito a una significativa rivalutazione del prezzo dell’oro rispetto ad altri asset, aprendo la strada a una riflessione sul suo ruolo come componente essenziale di un portafoglio diversificato.

Il valore dell’oro, in euro, dal 2000 ad oggi.

Dal 2000 al 2024, ovviamente, l’oro ha attraversato periodi di fluttuazione. Tuttavia, il trend generale è un trend in aumento, che ha visto passare questo asset da un valore di €10 al grammo nel gennaio del 2000 fino a €73 al grammo al momento di stesura di questo articolo, nell’Aprile del 2024.

Le fluttuazioni dell’oro, rispetto a quelle di altri asset, sono state molto minori, confermando la natura sicura di questo materiale nobile, che ha registrato una costante crescita negli anni. Questo trend è particolarmente evidente quando si confrontano la performance dell’oro con quelle di altri asset come azioni, obbligazioni e immobili.

L’andamento dell’oro rispetto ad alcune delle principali valute

Basti pensare alla crisi economica del 2007/2008, che ha visto un crollo vertiginoso del mercato azionario, con il fallimento di numerosi colossi della finanza, e la precipitazione del mercato immobiliare fulcro della crisi stessa, mentre l’oro ha continuato la sua crescita stabile, nonostante tracciamenti fisiologici e minori fluttuazioni. Questo anche perché gli imprenditori, spaventati dall’incertezza e alla ricerca di un porto sicuro per proteggere il proprio patrimonio, hanno convertito parte dei propri fondi in oro, l’unica vera moneta – come diceva J.P Morgan, tutto il resto è credito. Storicamente forma di denaro sicura e tangibile, immune dalle manipolazioni e dalle svalutazioni monetarie che stavano colpendo altre valute.

Inoltre, le politiche di stimolo monetario messe in atto dalle principali banche centrali per affrontare la crisi hanno innescato timori riguardo all’indebolimento delle valute fiat e all’aumento dell’inflazione, rendendo l’oro ancora più attraente come protezione contro la perdita di potere d’acquisto.

In questo contesto, l’oro ha svolto un ruolo fondamentale nel fornire stabilità e protezione ai portafogli degli investitori, dimostrando la sua capacità di preservare il valore in tempi di crisi economica e finanziaria. Questo episodio ha consolidato ulteriormente la reputazione dell’oro come un asset di riserva affidabile e ha rafforzato la sua posizione nei portafogli degli investitori come componente essenziale per la diversificazione e la gestione del rischio.

La sede della Lehman Brothers, la banca fallita durante la crisi del 2008

Non solo la crisi del 2008, ma anche altri momenti straordinari quali la pandemia del 2020 e la guerra in Europa di questi anni, hanno portato a momenti di vero e proprio panico nel mondo della finanza. Basti pensare al valore del petrolio durante i periodi di lockdown, sceso ai minimi storici. Le azioni, gli asset e gli immobili sperimentano alti e bassi negli anni, influenzati da una serie di fattori macroeconomici e geopolitici. L’andamento dell’oro è invece molto meno volatile e ha sempre dimostrato una maggiore resilienza durante periodi di incertezza economica e politica.

Persino le obbligazioni, tradizionalmente considerate uno dei pilastri di un portafoglio ben diversificato, hanno mostrato segni di debolezza in periodi come questo, in cui l’inflazione corre più velocemente della maggior parte degli asset. L’oro, al contrario, ha mantenuto il suo potere di acquisto nel corso del tempo, agendo come un efficace ammortizzatore contro l’erosione del valore della moneta.

Dal 2020 ad oggi l’inflazione è aumentata a ritmi record

Anche il mattone, la grande passione degli italiani, negli ultimi anni ha visto un notevole crollo dei prezzi in alcune città, segnando una deviazione significativa dal trend precedente di costante aumento dei valori.

Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), il prezzo medio delle abitazioni in Italia è diminuito del 2,2% nel terzo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche se questa media nazionale nasconde variazioni significative tra le diverse città e regioni del paese.

In generale, però, questo trend è causato in parte da una sovrapproduzione di immobili e dalla riduzione della domanda e in parte all’incertezza economica che ha scoraggiato gli investimenti nel settore.

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Il 70,8% delle famiglie italiane è proprietario della casa in cui vive

Questi dati evidenziano la fragilità del mercato immobiliare in alcune città italiane e la necessità di trovare altri modi per proteggere il proprio patrimonio dall’inflazione e dall’incertezza. Sono anche fattori come questi che hanno portato l’oro a godere di una crescente popolarità sia tra i fondi istituzionali che tra i singoli risparmiatori, spinti da una serie di fattori, tra cui l’instabilità politica ed economica, l’aumento dell’inflazione e la crescente consapevolezza dell’importanza della diversificazione del portafoglio.

In conclusione, il confronto tra la rivalutazione dell’oro in Italia e altri asset dal 2000 al 2024 evidenzia il ruolo cruciale che questo metallo nobile gioca nel preservare il valore del patrimonio dei risparmiatori sul lungo termine. Con la sua combinazione unica di stabilità, liquidità e valore intrinseco, l’oro rimane un’opzione di diversificazione attraente per coloro che cercano protezione contro l’incertezza dei mercati finanziari globali.